La Regione Puglia, prima in Italia, ha pubblicato la Legge Regionale 9 agosto 2019, n. 42 (Bollettino Ufficiale della Regione Puglia – n. 91 del 9-8-2019) che istituisce il reddito energetico regionale.
Nata su proposta del M5Stelle e approvata all’unanimità dai membri delle delle commissioni Industria ed Ecologia e dal consiglio regionale, la legge prevede la concessione di contributi per l’acquisto, installazione, connessione, manutenzione e assicurazione degli impianti, comprese le pratiche amministrative e i relativi costi di impianti fotovoltaici o solaritermo-fotovoltaici o microeolici pensati per essere al servizio dei consumi delle utenze domestiche. L’importo massimo del contributo ammonta a 6.000 euro. Inoltre, In questo caso, una parte del del contributo (fino al 20%) potrà anche essere utilizzato per l’installazione di impianti solari termici.
La legge prevede un contributo anche nel caso dei condomini: in questo caso gli interventi devono riguardare gli impianti fotovoltaici e quelli microeolici e l’importo massimo è sempre di 6.000 euro, ma può salire fino a 8.500 se si prevedono anche l’installazione di sistemi di accumulo.
L’accesso al reddito energetico sarà favorito per le famiglie in condizioni di disagio socio-economico, per i nuclei familiari composti da cinque o più componenti, per le giovani coppie e i nuclei familiari formati da anziani che abbiano superato il sessantacinquesimo anno d’età, nonché i nuclei familiari con più di due figli minori e per i nuclei familiari con almeno un componente affetto da invalidità. Inoltre, anche gli interventi realizzati in sostituzione di coperture contenenti amianto saranno avvantaggiati in fase di valutazione.
Complessivamente, la Regione ha stanziato per questa legge 5 milioni e 600 mila euro.
La legge sarà pienamente operativa quando verranno pubblicati i regolamenti attuativi, previsti entro 180 giorni dalla pubblicazione della stessa.