Grazie agli ecobonus, che, nel caso dei condomini arrivano al 70 e al 75% previsti dalla legge di Bilancio e in essere fino al 2021 per incentivare la riqualificazione energetica, sarà possinile attivare già da quest’anno ingenti investimenti, in grado da un lato, di ridurre i consumi energetici fino al 60% e, dall’altro, rilanciare la filiera edilizia e dell’occupazione. Infatti, in Italia i condomìni sono oltre 1 milione e il costo indicativo per efficientare un immobile di medie dimensioni (circa 20 appartamenti) si aggira intorno ai 300-350mila euro. I dati, sono stati resi pubblici da ENEA, nel corso dell’evento Bonus condomìni 2018: novità e opportunità che si è tenuto mercoledì 14 febbraio a Roma.
Secondo il Presidente di ENEA Federico Testa “Moltissimi cittadini italiani vivono in grandi condomìni costruiti negli anni ‘50, ‘60 e ‘70 nelle periferie senza nessuna attenzione agli aspetti energetici: su questi immobili non sono mai stati fatti interventi di efficientamento che invece potrebbero far risparmiare fino al 60% dei consumi. infatti, i nuovi meccanismi introdotti dalla manovra finanziaria consentono a tutti, anche a coloro che non hanno capienza fiscale sufficiente o che ritengono di non essere in grado di utilizzarle, di cedere le detrazioni a chi decide di farsi carico degli interventi. Si capisce, quindi, la valenza energetica ambientale ed anche sociale di questo strumento di intervento su edifici e quartieri che sono spesso fra i più degradati del Paese”.
All’evento hanno partecipato anche il viceministro dell’Economia Enrico Morando e l’amministratore delegato di Iren Massimiliano Bianco
ENEA ha presentato i risultati di alcuni audit che confermano la possibilità di risparmi elevati. Ad esempio, per un tipico condominio popolare romano costruito nel 1926 nel quartiere di San Lorenzo, l’attuale spesa di 9.790 €/anno tra energia elettrica e gas metano, potrebbe ridursi a 2.200 €/anno con un risparmio di ben 7.590 €/anno, pari al 77%, grazie a interventi di efficientamento. E, dall’analisi economica, emerge che a fronte di una spesa di €150.900, l’ecoincentivo sarebbe di € 102.630 con un ‘tempo di ritorno semplice’ di soli 6,4 anni e un considerevole risparmio annuo in bolletta.
Oggi per gli interventi di tipo condominiale le detrazioni sono del 70% e del 75%, con il limite di spesa di 40mila euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio. La detrazione sale all’80% per gli interventi realizzati nelle zone sismiche 1, 2 o 3, finalizzati anche a ridurre il rischio con il passaggio a una classe inferiore, e all’85% se si riducono 2 o più classi di rischio, con un tetto massimo di 136mila euro di spesa moltiplicato per le unità immobiliari che compongono l’edificio.
ENEA, proprio per la centralità delle ristruttirazioni in ambito condominiale, ha lanciato la campagna Fai il cappotto al tuo palazzo, usa le detrazioni fiscali del 75%