“È una scelta senza precedenti quella che fissa al 2025 la data per l’uscita dal carbone in Italia, fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici – dichiara il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini -. Ed è un segnale importante che gli obiettivi al 2030 per le fonti rinnovabili siano stati aumentati. Come abbiamo messo in evidenza nelle nostre proposte al Governo, le potenzialità nel nostro Paese permetterebbero di raggiungere obiettivi ancora maggiori, coerenti con gli Accordi di Parigi, ma ora la sfida sta nel portare avanti le scelte con politiche coerenti. Ad esempio, ci aspettiamo che il Governo approvi politiche per lo sviluppo delle rinnovabili già nella Legge di Bilancio, per rilanciarne la crescita e consentire di raggiungere gli obiettivi indicati dalla SEN”.
Legambiente mette in evidenza come il nostro Paese disponga oggi finalmente di un obiettivo energetico al 2030. Questo va, però, ora accompagnato da politiche che spingano davvero le rinnovabili: attraverso l’autoproduzione, che invece è ancora bloccata nel nostro Paese, e gli investimenti nelle smart grid, nell’efficienza, nella mobilità elettrica e sostenibile nelle città, nei sistemi di accumulo.
Ora davvero servono scelte coraggiose per rilanciare questi interventi, a partire dalla Legge di Bilancio, dopo anni in cui la produzione da rinnovabili ha smesso di crescere in Italia. Altrimenti il rischio è che la produzione da carbone sia sostituita dal gas, vanificando gli obiettivi nella lotta ai cambiamenti climatici.
“Anche a livello europeo, – conclude Zanchini – ci aspettiamo che l’Italia non si metta di traverso, come troppo spesso è avvenuto, rispetto alla scelta di introdurre target più ambiziosi a livello europeo nel pacchetto Energia e Clima al 2030”.